Trovare lavoro On-line
Istruzioni per l’uso
Oltre ai portali accreditati come Linkedin ci sono anche siti civetta e proposte invadenti.
Clicca su Google: “offerte di lavoro in…”. Per gli under 30, internet è o dovrebbe essere il canale di ricerca privilegiato per un impiego. Il condizionale è d’obbligo, perché se quasi 7 italiani su 10 si affidano alla rete, non sempre la rete ricambia con servizi efficaci. E, soprattutto, affidabili. Ci sono i portali accreditati, da Linkedin in giù, con una tabella aggiornata di criteri e filtri per candidature, alert e servizi paralleli.
Ma tra i link istituzionali, con tanto di ponte alla home dell’azienda o dell’agenzia, si infilano tutte le trappole del caso: siti civetta, proposte di tirocinio un po’ troppo invadenti sulla privacy, presunte “commissioni” da pagare prima ancora di candidarsi. Ecco alcuni consigli su cosa fare, o non fare, quando si naviga in cerca di annunci.
Crearsi un curriculum digitale Strano ma vero: alle volte è il lavoro che cerca i giovani e non viceversa. Su social network professionali come Linkedin, una buona fetta di contatti o rapporti lavorativi si genera con i cosiddetti “candidati passivi”: l’azienda, sfogliando link e gruppi interni a un portale che conta 7 milioni di iscritti solo in Italia, intercetta e tiene sotto attenzione i curricula più interessanti. Il problema, appunto, è che il curriculum sia interessante: un profilo digitale ben strutturato è il trampolino di chi si affaccia sulla ricerca di lavoro online.
Fonte: www.laleggepertutti.it – Redazione
foto: runu.it