Se il detective testimonia… l’azienda può licenziare il dipendente
007 che pedina i dipendenti: può testimoniare in tribunale a favore del datore di lavoro
È ormai una realtà diffusa l’utilizzo dei detective per pedinare, ad esempio, i lavoratori che utilizzano impropriamente i permessi o i coniugi sospettati di tradimento: il report delle agenzie investigative può entrare nel processo civile e fare prova nella causa di licenziamento o di separazione, ma entro determinati limiti. A chiarirlo è una sentenza della Cassazione di poche ore fa.
Prova testimoniale dello 007
Il report del detective non è una prova, ma le sue dichiarazioni possono esserlo se questi viene sentito dal giudice come testimone. Insomma, il documento scritto non va bene, ma se ripetuto “a memoria” dallo 007 in causa, dietro giuramento, assume valore.
Per esempio: il detective può dichiarare di aver visto il dipendente recarsi al mare durante una specifica giornata. Se poi, proprio in quel giorno, il lavoratore aveva chiesto un permesso per assistere il familiare disabile (ai sensi della legge 104) o un congedo parentale, il datore di lavoro potrà licenziarlo per via della menzogna (il caso prospettatosi nella sentenza in commento concerne proprio l’uso di un congedo parentale, in verità sfruttato per una vacanza personale). La bugia, unita all’uso improprio della licenza dal lavoro, costituisce un comportamento che lede quel legame di fiducia che deve sempre sussistere tra azienda e propri dipendenti.
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