Mantenimento
quando l’ex ha un nuovo compagno
L’esistenza di una nuova relazione sentimentale non esclude il pagamento dell’assegno di mantenimento a meno che il partner non sia andato a vivere con l’ex coniuge.
Affinché si possa interrompere il pagamento dell’assegno di mantenimento nei confronti dell’ex coniuge non è sufficiente che quest’ultimo abbia intrapreso una relazione stabile con un nuovo partner, ma è necessario anche che i due abbiano iniziato a convivere stabilmente, tanto da assumere i connotati di una famiglia di fatto.
A chiarirlo è il Tribunale di l’Aquila con una recente sentenza. In materia di separazione e divorzi, un orientamento giurisprudenziale recente, ma già stabile, ha precisato che l’assegno di mantenimento o quello divorzile sono dovuti finché l’ex coniuge non abbia avviato una nuova convivenza con un’altra persona. Tale convivenza, però, deve essere caratterizzata da una “comunanza di interessi anche di natura economica” (per esempio, il provvedere al reciproco mantenimento e cura, ecc.): solo questa, infatti, può incidere e modificare le eventuali condizioni di difficoltà economica del coniuge che riceve l’assegno dall’ex.
Insomma, è proprio l’esistenza di un nuovo partner che si prende cura stabile del soggetto “mantenuto” a far sì che quest’ultimo perda l’assegno di mantenimento da parte del primo coniuge. Ecco perché una semplice relazione sentimentale, anche se accompagnata da una saltuaria convivenza, non può avere effetti sul versamento del mantenimento.
fonte: laleggepertutti.it